I voti della cosca Libri su Nicola Irto

irtonicola500nuovadi Claudio Cordova -  Il presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, sarebbe stato tra i candidati appoggiati sotto il profilo elettorale dai soggetti ritenuti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria organici o comunque legati alla potente cosca Libri. Il dato emerge dalle carte dell'inchiesta "Libro Nero", che alcune settimane fa ha portato all'arresto di diverse persone tra politici, imprenditori e professionisti, tutti sospettati di connivenza con lo storico casato di Cannavò.

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Tra questi, figura chiave il dentista Domenico Tortorella, considerato uomo della cosca. Le conversazioni all'interno del suo studio rappresentano un serbatoio di informazioni e di indizi che i pm Stefano Musolino e Walter Ignazitto hanno valorizzato nell'indagine. Parlando nelle settimane antecedenti al voto del 2014, quello con cui Irto verrà eletto a Palazzo Campanella, diventando poi presidente del Consiglio Regionale, il dentista, infatti, lo inserisce tra i quattro candidati ai quali avrebbe destinato – ai fini di una successiva massimizzazione del profitto post elettorale – i numerosi consensi di cui poteva disporre [UOMO: Mimmo mi dici ora a chi dobbiamo votare... (...) TORTORELLA: Per le elezioni? UOMO: Per le elezioni TORTORELLA: Nicolò. UOMO: Chi è? TORTORELLA: Per Nicolò, voglio dire, a Nicolò lo voto, a Sebi Romeo, poi voto a Irto... UOMO: A chi? LAFACE: A Nicola. TORTORELLA: A Irto Nicola, poi voto ad Arruzzolo e ieri sono stato convocato per Demetrio da Romeo ].

Già in questo dialogo emergono alcuni dei politici coinvolti a vario titolo nell'inchiesta. Da Alessandro Nicolò, attualmente in carcere, passando per Sebi Romeo, che invece si trova ai domiciliari, fino a Demetrio Naccari, salvatosi dal carcere, nonostante la richiesta di arresto avanzata dai pm Musolino e Ignazitto. Nella conversazione, Tortorella parla con un uomo non identificato e con l'ex consigliere comunale Mario Laface, uno dei personaggi con cui il dentista maggiormente si sarebbe confrontato su tematiche politiche che poi sfociavano in discorsi di 'Ndrangheta. E per gli inquirenti, la certezza che tra i candidati appoggiati dalla cosca Libri, chiaramente su input di Naccari, vi fosse proprio Irto emergerebbe soprattutto da questa conversazione, che coinvolge un politico di lungo corso come Laface, oltre allo stesso Tortorella, che in passato fu assessore nella Giunta di Italo Falcomatà.

Altro interlocutore abituale di Tortorella, Stefano Sartiano, storico affiliato di peso alla cosca Libri. In un dialogo intercettato dalla Polizia di Stato, i due discutono della possibile elezione di Seby Romeo e Nicola Irto ed in tale contesto Tortorella mette al corrente Sartiano di essersi sentito con Naccari che lo aveva informato che era Irto il loro candidato di riferimento. Tortorella afferma quindi che sicuramente saliranno Seby Romeo e Nicola Irto, Sartiano dice che probabilmente Irto ce la farà perché ha un bel credito [TORTORELLA:...però non basta, il fatto sai qual è, che c'è Naccari, ci sono i renziani, cioè c'è ha...mentre questo ha il partito, e, De Gaetano, De Gaetano sparato a spada tratta... SARTIANO: Con Seby? TORTORELLA:...con Seby, ed ha il partito...(inc.)...è uscita la polemica sopra il giornale... SARTIANO:Uhm, uhm. TORTORELLA:...Nicola Irto si è dimesso... SARTIANO:...lo vedi... TORTORELLA: ...(inc.)...ha mandato il partito... SARTIANO: Se, si. TORTORELLA: ...e gli ha cercato pure i soldi professore, uno che gli porta i soldi vota, le sezioni gli hanno portato i soldi e voti . SARTIANO: ... A Romeo certo che...(inc.).... a Naccari non lo hai sentito niente, no? TORTORELLA:L'ho sentito che porta a Nicola Irto, mi ha detto che mi chiamava. SARTIANO: Lui porta a Nicola Irto? E come? TORTORELLA:Perché è renziano, è ragazzo...penso che sono d'accordo con suo cognato qua e là. Ora...].

Irto, quindi, è assai presente nelle carte di indagine dell'inchiesta "Libro nero". L'attuale presidente del Consiglio regionale, tuttavia, non risulta tra gli indagati dell'inchiesta. 

I ragionamenti di Tortorella, quindi tirano in ballo dinamiche di tipo politico, menzionando anche i movimenti dell'ex assessore regionale Nino De Gaetano, nonché una presunta partnership tra Naccari, Irto e l'attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, cognato di Naccari. Ma i discorsi sfociano ben presto in equilibri di 'Ndrangheta. Conferma ulteriore arriverebbe dalla conversazione di cui Il Dispaccio si è già occupato (leggi qui: http://ildispaccio.it/dossier/220183-con-sebi-abbiamo-vinto-con-irto-abbiamo-vinto-con-sandro-abbiamo-vinto-e-con-bilardi-abbiamo-vinto  ), quando, nelle ore successive al voto delle Regionali del 2014, per la gioia di Tortorella e quindi dei Libri, si erano affermati sia Nicola Irto (del Partito Democratico), nonché Alessandro Nicolò (di Forza Italia) e l'ex senatore Gianni Bilardi (del Nuovo Centrodestra). Insomma, vittorie trasversali, che avrebbero permesso ai Libri di "entrare" (o di rimanere) nelle Istituzioni TORTORELLA:... non sono riuscito a leggerlo. Allora Sebi abbiamo vinto... SARTIANO: E Sandro? TORTORELLA:Con Sebi abbiamo vinto... TOSCANO:Alessa...(inc.)... TORTORELLA:...con Irto abbiamo vinto . TOSCANO: IRTO ...(inc.)... SARTIANO: Pure Irto è salito? TOSCANO: Si. TORTORELLA:Con Sandro abbiamo vinto... SARTIANO: E' salito? Li ha preso i voti? TORTORELLA: Si e con Bilardi abbiamo vinto, che quest'altro ha preso l'otto per cento . SARTIANO: Ma che cazzo dici? TORTORELLA: Fino ad un certo punto erano...quando erano a cento a...diciamo a metà spoglio erano all'otto per cento... SARTIANO: Minchia, per davvero? Chi cazzo glieli dava tutti ...(inc.)...TORTORELLA: ...(inc.)... a quelli, a Cosenza ...(inc.) ... a Reggio, sopra a cinquecento (500) sezioni aveva preso seimila (6000) voti. SARTIANO: Azzo].

Un lavoro politico-mafioso, secondo gli inquirenti, che avrebbe radici lontane, dato che Irto sarebbe stato sponsorizzato da Naccari, su cui Tortorella aveva puntato anche nelle precedenti consultazioni del 2010, quando comunque Naccari non era riuscito a essere eletto.