San Giovanni in Fiore, l'associazione Donne e Diritti: "No a Strumentalizzazioni"

"Ormai tutti i cittadini di San Giovanni in Fiore hanno conosciuto l'associazione "Donne e Diritti"! Non è un "vanto pavonesco" - si legge in una nota -  il nostro. Aver voluto, nel corso di questi mesi, sottolineare il nostro approccio di genere ai drammatici problemi che si vivono nel nostro Paese non è stato un vezzo nè una intuizione di marketing. Abbiamo solo voluto con coraggio, determinazione e fatica, iniziare a prendere coscienza, farci forza reciprocamente, provare a riconquistare fiducia perché noi donne, specialmente, abbiamo vissuto e viviamo sulla nostra pelle il dolore, il disagio, la crudezza del degrado dei servizi pubblici e lo smarrimento della solitudine. E' stata questa volontà a farci porre, anche con manifestazioni pubbliche prima e dopo il lockdown, il tema del diritto alla salute, a rivendicare la gratuità di certi servizi, come la mammografia e la colonscopia e porre il tema dell'apertura e del rafforzamento dei servizi di cura nel territorio come il consultorio, la medicina scolastica,ecc.. E' stata questa consapevolezza, nonché la condivisione delle sofferenze che molte donne vivono da sole e quasi con vergogna , a farci determinare nel voler costituire ed aprire un "centro antiviolenza" per infondere coraggio e solidarietà. E' stata questa consapevolezza e la relativa crescita di attenzione e coinvolgimento che ci ha portato, in queste ore, a promuovere iniziative in quartieri socialmente emarginati, considerati periferie di un centro inesistente, con l'intento di ridare dignità, promuovere inclusione, in un contesto di spopolamento e di emigrazione permanente. Ecco, per tutto questo non possiamo permettere a nessuno, tantomeno a chi è donna ma usa gli stessi colpevoli e fallimentari metodi di presunti uomini, di strumentalizzare le nostre iniziative ed il nostro impegno sociale, culturale ed eventualmente politico. Sappiamo bene che, specialmente in periodo di elezioni, ogni elemento viene usato con logiche speculative e non per il bene comune. Come "donne e Diritti" abbiamo già dimostrato di essere aperte e disponibili al confronto con tutte le forze che intendono condividere le nostre battaglie. Faremo di più nei prossimi giorni. Ciò che non faremo è consentire a chiunque, specialmente a chi è portatore o portatrice solo di interessi di parte e non collettivi, di pensare che ci si possa prendere in giro. La nostra forza è la nostra provenienza: siamo donne del popolo, le nostre battaglie nascono dalla conoscenza e dall'orgoglio di questa appartenenza. Noi ci siamo e ci saremo per la nostra dignità e per i nostri diritti".

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