Cosenza, aggressioni al pronto soccorso: il Sul presenta esposto

Oggi il Sul (Sindacato Unitario Lavoratori) della Calabria ha presentato un esposto alla Procura di COSENZA per fare chiarezza sul fenomeno delle aggressioni all'interno del Pronto Soccorso dell'Ospedale di COSENZA. Una scelta maturata a seguito delle continue richieste di confronto, cadute nel vuoto, inoltrate al commissario dell'Azienda Ospedaliera di COSENZA, al commissario per il Piano di rientro dal debito sanitario Saverio Cotticelli e al presidente della Regione Calabria Jole Santelli. ''Non siamo eroi, ma carne da macello'' ha affermato la dottoressa Federica Messineo nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina presso lo studio professionale dell'avvocato Francesco Guido, legale del Sul COSENZA. Sono 10 i medici in forze, anziché i 18 necessari a gestire le urgenze dell'ospedale hub dell'Annunziata, che copre un circondario di 750mila abitanti e 160mila accessi l'anno. ''La carenza di personale - spiega Messineo - costringe i pazienti ad attese esasperanti generando rabbia che si riversa nei nostri confronti. L'Azienda Ospedaliera di COSENZA ci ha finora ignorati dimostrando di non voler affrontare il problema. Eppure basterebbe discuterne insieme ed in pochi mesi attivare un percorso per migliorare la situazione''.

--banner--

''Finora non è stato assunto nessun nuovo medico, infermiere o operatore socio sanitario per il Pronto Soccorso, il bando - rivela Messineo - è andato semi deserto ed i pochi candidati vincitori hanno rifiutato l'incarico. Servirebbe fare una ricognizione del personale e redistribuirlo tra i reparti. Non possiamo scioperare per far sentire la nostra voce, serve coprire i turni''.

In un incontro con la stampa il sindacato Sul ha rivelato di denunciato alla Procura di COSENZA i gravi disservizi all'interno del Pronto Soccorso dell'Annunziata. ''Riteniamo che la misura sia colma. Il Pronto Soccorso di COSENZA - ha dichiarato Aldo Libri, segretario regionale Sul Calabria - è una groviera piena di buchi dai quali si entra e si esce con un triage inutile che non funziona da filtro. Aggressioni e minacce sono quotidiane. Un po' di cartongesso per impedire gli accessi impropri darebbe già un minimo di tranquillità agli operatori che oltre a preoccuparsi della propria incolumità, devono proteggere le strumentazioni dagli utenti che vanno in escandescenza ed evitare che i medicinali siano trafugati''. ''Il posto di polizia - sottolinea Libri - è di fatto un ufficio amministrativo che chiude alle 20:00 e l'unico vigilante privato in servizio non può intervenire perché non ha funzioni di polizia. Abbiamo presentato l'esposto perché ci sono delle responsabilità da accertare e il rifiuto da parte dell'Azienda Ospedaliera ad organizzare la messa in sicurezza comporta seri rischi per pazienti e lavoratori''. ''Il responsabile della sicurezza sul posto di lavoro - tuona Antonio Luvarà segretario sicurezza Sul - è il datore di lavoro che ha l'obbligo formale di ridurre i pericoli per i propri dipendenti. Non serve fare nulla di più che rispettare la legge, non si può continuare ad operare così''.

Francesco Guido, legale del Sul COSENZA nel motivare le ragioni dell'esposto sostiene che si tratta di ''problemi oggettivi''. ''L'intera cittadinanza - sostiene Guido - può testimoniare le drammatiche condizioni in cui vengono erogate le prestazioni del Pronto Soccorso di COSENZA. Da un lato abbiamo utenti frustrati per un sistema sanitario inefficiente, dall'altro sanitari che operano in condizioni di lavoro disumane''.