Cosenza: venerdì l'evento "I diritti non hanno handicap: promozione di una concreta tutela dei diritti fondamentali delle persone disabili"

Si terrà venerdì 21 febbraio, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Arnoni del Palazzo di Giustizia di Cosenza, l'evento formativo "I diritti non hanno handicap: promozione di una concreta tutela dei diritti fondamentali delle persone disabili".

L'evento è gratuito e dà diritto a n. 3 crediti formativi per gli avvocati.

Dopo i saluti istituzionali dell'avvocato Vittorio Gallucci, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza, seguiranno le relazioni di: Erminia Mannarino, neuropsichiatra infantile; Debora Cilio, ricercatrice UNICAL e portavoce dell'associazione "Mamme di Gaia"; Margherita Corriere, avvocato e presidente della Sezione distrettuale AMI per Catanzaro-Cosenza; Attilio Sabato, giornalista e direttore dell'emittente televisiva TEN; Mafalda Manuela Carino, avvocato e socia AMI; Gigi Lupo, presidente dell'associazione "Calcia l'Autismo".

I lavori saranno moderati dal giornalista Valerio Caparelli, addetto stampa dell'associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.

L'ingresso è aperto a tutti e sono invitate a partecipare, in particolare, le persone e le associazioni che vogliono segnalare criticità rispetto al fenomeno e alle esigenze quotidiane, in modo che l'AMI, sempre sensibile in maniera fattiva verso le problematiche della disabilità, intervenga nelle sedi competenti.

Un recente rapporto ISTAT evidenzia come vi siano 2 scuole su 3 inaccessibili agli alunni con disabilità.

Da altre indagini si scopre, invece, che non vi sono docenti di sostegno specializzati per gli studenti autistici.

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In uno Stato che si definisce europeo e civile, non ci si può permettere che possano sussistere ancora simili situazioni, che offendono la dignità e i fondamentali diritti delle persone disabili.

La Convenzione ONU sulle persone con disabilità non può rimanere lettera morta e le sue norme devono essere attuate nella concretezza della vita di tutti i giorni dei portatori di handicap, in favore dei quali è dovere della collettività rimuovere gli ostacoli che impediscono loro una piena integrazione e riabilitazione.

Il diritto all'inclusione, allo studio e alla salute devono avere seria attuazione.

I disabili e le loro famiglie non hanno bisogno di mero paternalismo, ma di giustizia, che vuol dire rendere operative le tante norme a tutela dei disabili, a cominciare dall'art. 3 della nostra Costituzione.

Urge più che mai abbattere tutte le barriere, non solo quelle architettoniche ancora esistenti, ma soprattutto quelle invisibili dell'incuranza, dell'indifferenza, della mancanza di attenzione e rispetto verso i diritti delle fasce deboli.