"Confapi: sanità, un miglioramento dal basso": ecco lo sportello d'ascolto

Prendendo atto della preoccupante condizione in cui versa il settore della sanità in Calabria, Confapi si pone in prima linea per l'ideazione di percorsi attivi di partecipazione per realizzare il riscatto del settore attraverso un impegno diretto, ciò, grazie al contributo di un gruppo di operatori esperti che mirerà prevalentemente alla formazione professionale, oggi, indispensabile per la funzionalità delle strutture sanitarie pubbliche e private. Confapi, infatti, presterà la sua opera, attraverso uno "sportello" dedicato.

Tutto ciò è stato annunciato nell'incontro "Confapi: sanità, un miglioramento dal basso", in cui professionisti e operatori del settore hanno fatto rete e dato continuità al lavoro costante che Confapi rinnova sul territorio regionale e nazionale. Durante l'incontro è stato anche affermato che, in riferimento al vigente impianto normativo nazionale e regionale, l'accreditamento definitivo delle strutture sanitarie e sociali include, tra i requisiti, i percorsi formativi inerenti. È stato inoltre rilanciato il progetto dell'Accademia degli Imprenditori che, in linea con il suo obiettivo primario di diffondere la cultura d'impresa, andrà a sostenere, col suo presidente Rossana Battaglia, questa ambiziosa azione formativa nel campo della sanità, pianificando e realizzando interventi formativi sulla base di una mappatura dei fabbisogni reali delle aziende. Tutto ciò coinvolgendo dal basso gli operatori e l'utenza. Alla conferenza sono intervenuti Francesco Napoli, vice presidente nazionale Confapi; Pasquale Mazzuca, direttore Confapi Calabria; Rossana Battaglia, segretario generale Confapi Calabria; Franco Pichierri, già direttore amministrativo istituto di ricerca Calabria; Armando Pagliaro, già dirigente settore autorizzazioni ed accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie-settore risorse umane- medicina convenzionata-formazione personale del servizio sanitario regionale e Salvatore Palazzo, già primario reparto oncologia ospedale Annunziata di Cosenza. L'obiettivo comune è stato definito: lavorare per un futuro migliore, favorire il benessere e la qualità della vita lavorativa, ampliare le scelte all'assistenza sanitaria. Francesco Napoli ha inoltre spiegato le strategie per fare welfare aziendale: «Conviene alle aziende e non solo – ha affermato - tutti siamo consapevoli che fare welfare aziendale significa siglare un patto di reciprocità tra azienda e dipendenti. Con Franco Pichierri, Armando Pagliaro e Salvatore Palazzo contribuiremo ad offrire una offerta formativa di qualità alla sanità calabrese». Il direttore Pasquale Mazzuca ha ragionato su come migliorare la vita privata dei dipendenti: «Occorre valorizzare le risorse umane, per avere miglioramento del clima e del benessere organizzativo; incremento della reputazione aziendale; aumento del senso di appartenenza e di fidelizzazione dei propri dipendenti» oltre che, ha rimarcato «maggiore capacità di attrazione di nuovi talenti, con l'obiettivo finale di incrementare la produttività aziendale». È stato da tutti e, a più riprese, evidenziato come sia fondamentale, anche attraverso la formazione, un diverso approccio culturale e di carattere dimensionale su queste tematiche. «Le piccole e medie imprese faticano a mettere in atto piani di welfare aziendale perché non adeguatamente strutturate e per gli elevati costi di gestione dei processi. Negli ultimi anni il concetto di welfare è molto cambiato: ha acquistato un significato di grande spessore e molteplici sfaccettature, anche in considerazione delle nuove esigenze del mondo del lavoro».